martedì 8 gennaio 2013

L'infinito tempo, di Renzo Montagnoli


                                                                  Foto da web


L’infinito tempo

di Renzo Montagnoli

 

 

Perché mai sorge il sole

e con esso viene il giorno

che le tenebre porta via?

Se c’è una cosa

che è comune a tutti

al ricco che s’ingozza alla sua mensa

al povero che lascia mai sazio il desco

é questo scorrere del tempo

son queste ore che scandiscono

il lavoro ed il riposo.

Crono indifferente

suona sempre il suo diapason

e se anche le ore paion veloci

quando si gradirebbero più lente

resta sempre l’immutabilità

dell’alternarsi di luce e buio.

 

Siamo solo fiammelle

bagliori di un attimo

in un immenso infinito tempo.

 

da Canti celtici II

 

 

La colonna sonora assai nota:

 


 

 

6 commenti:

  1. Siamo solo fiammelle... appunto.
    ma anche dei versi, a volte, possono incendiare l'anima singola e quella universale...
    grazie

    cri

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  2. "Mi riconosco immagine passeggera/presa in un giro immortale" (Ungaretti)
    I poeti (dunque anche tu) sanno tutto ciò! Un caro saluto
    Giovanna

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  3. "e il naufragar m'è dolce in questo mare" di pensieri che ci fanno sentire piccini ma anche vivi e caldi come fiammelle.
    Buon 2013 Renzo

    franca

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  4. Arrivano dei momenti, ad un certo punto della vita, in cui ci poniamo delle domande che di giorno in giorno sembrano diventare più insistenti. Domande alle quali sappiamo già di non poter dare risposte, nello stesso tempo aumenta però la consapevolezza di quanto l'umanità sia piccola rispetto alla grandezza e alla profondità di un universo sterminato.
    Un bel testo arricchito da profonde riflessioni.
    Buona serata.

    Piera

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  5. Grandi riflessioni in questa poesia che si pone domande sui perchè dell'esistenza e la chiusa è formidabile, un'amara constatazione del nostro breve passaggio.

    Agnese Addari

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