giovedì 11 luglio 2013

I segni del tempo, di Renzo Montagnoli


 
 
I segni del tempo

di Renzo Montagnoli

 

 

Di strade tracciate nel tempo che fu

restano immote pietre,

segni di un passato

che l’oblio dell’uomo non degna di sguardo.

Lì sono le radici,

quello che l’oggi non sarebbe senza il lavorio dei secoli,

lo scandire di Crono

in un’unica infinita storia dell’umanità.

Non è più tempo di dei, il tempo non esiste più.

Corre l’uomo senza avvedersi del presente,

dimentico del passato, orfano del futuro.

Ma quelle pietre restano

e sole testimoniano

le lontane civiltà,

avi che nacquero, vissero e morirono

perché nel dopo qualche cosa di loro rimanesse.

E invece ora

sono solo inerti sassi

che un giorno qualcuno getterà.

 

 

Da Canti celtici – Il Foglio, 2007   

 

 

Credo che questa colonna sonora si adatti perfettamente al tema:

 

 


 

 

2 commenti:

  1. Conoscere il passato dovrebbe essere d'aiuto per affrontare il presente e il futuro nonchè ad apprezzare i progressi dell'umanità.
    Ma c'è ancora molto, molto da fare.....
    Sempre affascinanti i tuoi Canti celtici! grande Enya
    Buona estate Renzo!
    Giovanna

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  2. C'è un'indifferenza diffusa verso il passato, come qualcosa di scarsa importanza per il presente, figuriamoci per il futuro...
    Non si riflette sul fatto che tutto nasce proprio da lì, come ogni albero dalle sue radici.
    Per fortuna molti studiosi hanno dedicato e continuano a dedicare i loro sforzi a quei mondi lontani, a loro noi dobbiamo tanto.
    Concordo con Giovanna: i Canti celtici hanno sempre un fascino particolare.
    Ciao.
    Piera

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