venerdì 14 febbraio 2014

La fonte antica, di Renzo Montagnoli

                                             Foto da web


La fonte antica
di Renzo Montagnoli


Fresca fonte del bosco,
polla d’eterna acqua,
in cui il vecchio salice
piange foglie ormai vinte
da gelide tramontane.
Nelle notti di plenilunio
s’indovinano volti
riflessi tanti anni fa.
Sono timorosi ovali
di fanciulle nella speranza
di un amore,
candide madonne
a ricercar conferma di bellezza,
occhi rapiti in sogni estatici,
timorosi della realtà del giorno.
Ma anche irsuti visi
di uomini in arme
prima di giorni di sangue,
di acque trasparenti
divenute poi rosseggianti.
E infine,
dianzi che il gallo canti,
e il tremor dell’alba
metta in fuga i sogni,
si scorge sull’acqua,
appena increspata
dalla brezza del mattino,
l’immagine di un femmineo cigno,
la signora di questi incanti,
la magia di un momento,
l’illusione che assopisce la mente
e apre il mondo al cuore.


da Canti celtici – Il Foglio, 2007)


La colonna sonora, di Kitaro:




3 commenti:

  1. Ma oggi, signor Montagnoli, vuol farci sognare. Ci sono immagini vive e poi un'atmosfera che é semplicemente magica.

    Agnese Addari

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  2. Quante presenze in questo testo che rappresenta così bene un tempo così distante!
    Ma è davvero così lontano da noi? Forse i comportamenti umani non sono cambiati, e neppure i complessi sentimenti.
    Mi è piaciuta molto.
    Buona giornata a te, ad Agnese, a Giovanna.
    Piera

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