giovedì 9 aprile 2015

Il migliore, di Renzo Montagnoli

                                                                   Foto da web

Il migliore
di Renzo Montagnoli


Era il migliore
ma lui non lo sapeva.
Fra tutti silenzioso
stava ad ascoltare
discorsi spesso
di lana caprina
e mai interveniva
umile com’era.
Ma un giorno
che s’andava a zonzo
tanto per ingannare il tempo
aprì la bocca
timido e schivo
per dire che la vita
é solo un giro a vuoto
un brancolar nel buio
senza una meta.
Aveva capito tutto
lui uomo silenzioso
che a noi s’accompagnava
in questo giro inconcludente
e quando ci lasciò
pare abbia detto
-ma non s’è sicuri
data la voce flebile
degli ultimi respiri-
Sono arrivato.
Noi si continua a girare
scacciando quella frase
che ogni tanto torna a ricordare
che l’uomo corre inutilmente
per poi alla fine in eterno riposare.

Da La pietà

Coro e tromba dei nostri alpini in onore del migliore:




3 commenti:

  1. Bella e significativa poesia accompagnata da una canzone che amo molto e che ogni volta mi commuove. Grazie, Renzo
    Giovanna

    RispondiElimina
  2. Un bel testo che si sofferma sull'inutilità del nostro correre che, quasi sempre, è senza una meta, ma anche su quelli che sono i veri valori, i pregi autentici dell'uomo, in questo caso, di un uomo in particolare che viene ricordato con affetto e stima per il suo modo di vivere. Sembra di vedere questa bella persona, così appartata e nello stesso tempo così "presente".
    Grazie, Renzo.
    Piera

    RispondiElimina
  3. Poesia molto bella sul nostro affanno quotidiano volto a raggiungere mete irraggiungibili.
    Agnese Addari

    RispondiElimina