sabato 23 gennaio 2016

Erano del color del grano. di Renzo Montagnoli


Erano del color del grano
di Renzo Montagnoli


Se ci ripenso ancora non capisco
come una vita possa essere sprecata.
Era la Elda di certo la più bella
con quei capelli sciolti color del grano.
Tanti in paese le ronzavano intorno
come le api che svolazzano sul miele
e il miele era quel corpo flessuoso
quell’incedere lento e silenzioso
quasi una ballerina che danzava sulle punte
e gli occhi celestini brillavano di luce
ricamavano sottintesi intorno al bel nasino
che appena s’affacciava su due labbra voluttuose.
Era di certo la più bella e lo sapeva
ma ai tanti che avanti si facevano
scuoteva il capo e si negava.
Passata l’età più bella
nell portamento ancora altero
si notava però qualcosa che cambiava
e come una rosa colta alla mattina
che il giorno dopo già sfiorisce
nel tempo che implacabile correva
l’Elda s’appassiva sempre più
e già nessuno la cercava,
guardata solo dalle vecchie del villaggio
che a mezza voce dicevano
che chi troppo vuole nulla stringe.
Oggi in tre gatti l’abbiamo accompagnata
all’ultima dimora e lungo il viale
fiancheggiato dai cipressi
mi son chiesto se in quella vita di rifiuti
almeno l’ombra di una carezza fosse
scivolata sul suo viso
se almeno maschie dita
si fossero intrufolate fra quei capelli
un tempo del color del grano
e in ultimo del grigio  della cenere
che era rimasta da una vita bruciata.

Da Il mio paese



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